Perché un Blog

Perché un Blog?

Questo blog nasce dall'esigenza di condividere tutto il lavoro svolto dagli agenti della Polizia Municipale di Parma, a servizio della cittadinanza. Non solo sanzioni, come emerge dai comunicati stampa ufficiali dell'Ente, ma anche servizi di prevenzione e repressione del crimine, attraverso azioni mirate e attraverso la costante attività di polizia di prossimità.

Nasce anche quale canale alternativo di comunicazione con i cittadini che vogliono sapere veramente cos'è il lavoro della Polizia Municipale al giorno d'oggi.


martedì 30 settembre 2014

Dialogo


Oggi vogliamo parlare del dialogo.
Spesso abbiamo sentito tale parola pronunciata dal nostro Sindaco per respingere al mittente le critiche avanzate dai sindacati dei lavoratori del Comune di Parma.
Considerando, però, tutte le volte che il Sindaco ha declinato gli inviti di questa Organizzazione Sindacale, volti ad avviare un dialogo costruttivo, e, considerando, altresì, che la parola dialogo veicola una connotazione di collaborazione e rispetto reciproci (dal greco Dià "attraverso, in mezzo" e  Logos "discorso"), sorge un fondato dubbio sulla conoscenza del significato intrinseco della parola, o, più verosimilmente, le intenzioni sono diverse dai proclami; sarà un dialogo platonico quello auspicato!?
La totale assenza del tanto decantato dialogo, bisogna sapere, sta alla base della nascita di questo Blog.  
Infatti, dopo i pesanti tagli al salario accessorio, ad opera dell'attuale Amministrazione, che negli ultimi due anni il personale della Polizia Municipale, assieme a tutti gli altri dipendenti comunali, hanno subito; dopo le continue perdite, in termini di tutele assicurative, legali, e, soprattutto, dopo le perdite di valorizzazione del lavoro; oggi, (proprio perché questa Amministrazione è votata al dialogo!?), unilateralmente, si, avete letto bene, ma lo ribadiamo, unilateralmente ha privato - stando alla Delibera di Giunta n. GC-2014-283 - di un ulteriore diritto, ormai l'ultimo purtroppo, gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, privandoli, appunto, della riduzione oraria da 36 a 35 ore settimanali, facendo venir meno, così, la possibilità di usufruire di quelle 4/5 giornate di riposo all'anno che tanto tornavano utili, considerando che spesso, tra partite, manifestazioni, turni festivi, ecc., gli operatori si trovano a lavorare consecutivamente per 10 o più giorni. Cade così anche l'ultimo diritto dei lavoratori della Polizia Municipale, sotto il "fuoco amico" di quella che dovrebbe essere la nostra amministrazione. Ci premeva raccontarvi di questo, non tanto per la decisione in sé, quanto per le modalità. Ancora una volta il dialogo è, in fin dei conti, un monologo. Siamo consci che il periodo è difficile e siamo disposti a fare i nostri sacrifici, in accordo con l'amministrazione, per il bene di tutti: ma i sacrifici devono essere finalizzati a migliorare la vita di tutti i cittadini, non a pagare dirigenti a discapito dei dipendenti.

Non ci si vuole, oggi, addentrare nel tecnicismo della riduzione oraria, regolata dall'art. 22 del CCNL del 01/04/1999, ma appare utile riportare quanto disposto al primo comma: "Al personale adibito a regimi di orario articolato in più turni o secondo una programmazione plurisettimanale, ai sensi dell’art. 17, comma 4, lett. b) e c), del CCNL del 6.7.1995, finalizzati al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle attività istituzionali ed in particolare all'ampliamento dei servizi all'utenza, è applicata, a decorrere dalla data di entrata in vigore del contratto collettivo decentrato integrativo, una riduzione di orario fino a raggiungere le 35 ore medie settimanali. I maggiori oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo devono essere fronteggiati con proporzionali riduzioni del lavoro straordinario, oppure con stabili modifiche degli assetti organizzativi".
Come notoriamente risulta, il Corpo di Polizia Municipale, soffre una grave carenza di organico, ma, nonostante ciò, ogni anno vede crescere, a seguito di stabili modifiche degli assetti organizzativi, sempre di più le proprie mansioni; basti pensare ai tantissimi nuovi servizi, ai controlli durante la c.d. Movida, ai controlli smaltimento rifiuti urbani, all Autodetector, ai presidi fissi in zone ad alto degrado, alla sorveglianza e viabilità scuola, fino all'anno scorso svolto dai volontari Auser, ecc.
Inoltre, negli ultimi anni, ma in maniera ancora maggiore nell'anno in corso, le ore effettuate in regime straordinario si sono, più che proporzionalmente, drasticamente ridotte.
Particolare non trascurabile, Parma, tra le città capoluogo di provincia, risulta, se non la sola, tra le pochissime a non riconoscere tale riduzione oraria alla propria P.M. e, comunque, sicuramente caso unico a rescindere tale accordo.
Se il Sig. Sindaco, avesse davvero dato modo ai lavoratori di poter dialogare con Lui, forse si sarebbe reso conto che lo scoramento, la delusione e la totale perdita di speranza di vedere i propri diritti rispettati, ormai pervadono ogni singolo lavoratore del Comune di Parma. Ma capiamo benissimo che possa difficilmente cogliere tali sofferenze, amministrando un Ente alle cui dipendenze vi sono persone che, nonostante le continue batoste, continuano a lavorare dando il massimo per rendere un servizio che fa di Parma una delle città più efficienti d'Italia.
Ma siccome siamo degli inguaribili ottimisti, confidiamo ancora in una possibilità di dialogo, per questo invitiamo, per l'ennesima volta, il Sig. Sindaco ad incontrare i lavoratori per spiegare le Sue ragioni e sentire quelle dei lavoratori, d'altronde, i lavoratori alle dipendenze della società partecipata Parma Infrastrutture li ha incontrati, infatti, per loro sono  stati destinati, per la produttività, 50.000,00 euro, proporzionalmente,  in media più alta di 8 volte quella destinata ai lavoratori del Comune di Parma.
Proprio perché crediamo fortemente nell'importanza del dialogo, reale, non platonico, nonostante l'ennesimo duro colpo inferto alla P.M., vogliamo credere che quanto deliberato nell'atto di indirizzo alla Delegazione Trattante possa essere ridiscusso.




sabato 27 settembre 2014

Diffida

Questo ci resta, il ricorso alle vie legali.
Gli agenti che lavorano per il Comando di Parma non sono assicurati, quando si trovano alla guida di mezzi di servizio. Lo abbiamo già detto qualche giorno fa, proprio attraverso queste pagine, a seguito dell'incidente occorso alla nostra collega. Quello che non tutti sanno é che, pochi giorni dopo quel fatto, un'altra collega è rimasta coinvolta in un sinistro, mentre era alla guida di uno scooter. Per lei, fortunatamente, le conseguenze non sono state così serie e se la caverà con una settimana di prognosi. Rimane il fatto che entrambe le agenti non erano coperte da assicurazione. Un'assicurazione che, e lo ripetiamo ancora ed ancora, è obbligatoria!
Oggi più che mai, vengono disposti servizi in scooter (spesso datati e con parecchi chilometri accumulati), lasciando ferme le auto, con l'ovvia conseguenza di aumentare ulteriormente il rischio per chi è alla guida e di trovarsi a dover affrontare situazioni delicate con mezzi non idonei. Basti pensare alla necessità, sempre più frequente, di dover procedere a fermo o arresto di persona.
Riportiamo di seguito la lettera di diffida inviata al Sig. Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.



Studio Legale
TIZIANA GHEDINI
FILIPPO QUINTILIANI

Avv. Costanza Di Ninno

Bologna, 24 Settembre 2014 

Spett/1e 

Comune di Parma 

in persona del Sindaco p.t. 

Strada Repubblica, l 

43121, Parma 

Formulo la presente in nome e per conto del DICCAP - Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali  in persona del Segretario Provinciale sig. Ferrari Sergio per significare quanto segue.

• Inottemperanza dell’Amministrazione in relazione a11’art. 43 CCNL 14.9.2000 Autonomie Locali


Come noto, gli operatori di Polizia Municipale utilizzano autoveicoli/ motoveicoli / scooter di proprietà della Pubblica Amministrazione per gli adempimenti di servizio e al fine di svolgere le proprie mansioni. Ogni ente, cosi come previsto dall’art. 43 CCNL del 14.9.2000, deve stipulare una polizza assicurativa in favore dei dipendenti autorizzati a servirsi delle auto/ moto /scooter di servizio e deve “in ogni caso integrare [la polizza, ndr] con la copertura dei rischi di lesioni o decesso del dipendente addetto alla guida e delle persone di cui sia autorizzato il trasporto”.


Ciò però non accade presso il Vs. Comune ove non è stata stipulata alcuna polizza assicurativa a tutela del Conducente dei mezzi di servizio di proprietà dell’Amministrazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa, tanto che gli agenti che in passato sono rimasti coinvolti in sinistri stradali durante il servizio, non hanno mai ricevuto alcun tipo di risarcimento poiché non esiste copertura in tal senso per il conducente.

Tale Condotta, oltre a rappresentare un inadempimento contrattuale, risulta illegittima ed oltremodo lesiva nei Confronti del dipendente/operatore di P.M., il quale si trova del tutto sfornito di garanzie in caso di sinistro con rnezzi di servizio durante l’orario di lavoro; lesività ulteriormente aggravata da quando è stata tolta la tutela rappresentata dalla Cd. “causa di Servizio” per gli operatori della polizia municipale (d.l. 5201/11, 1. Conv. 214/2011).

Il DICCAP in persona del Segretario Provinciale sig. Ferrari Sergio intima pertanto, mio tramite, al Comune di Parma in persona del Sindaco p.t. di procedere immediatamente alla stipulazione di una polizza assicurativa integrativa a tutela del conducente del mezzo in servizio, in ossequio a quanto stabilito dall’art. 43 del CCNL.
Si intima altresì che ai dipendenti di Polizia Municipale che per motivi di servizio utilizzino scooter, biciclette o motoveicoli vengano forniti abbigliamento e calzature idonei alla guida di tali mezzi, volto all’attenuazione di rischi di lesioni in caso di caduta o sinistro. Le intimazioni di cui sopra sono formulate fatti salvi i diritti dei lavoratori che sono rimasti coinvolti in sinistri stradali con mezzi di servizio prima della stipulazione della polizza assicurativa ed in carenza dei dispositivi di protezione succitati.

Distinti saluti

Avv. Tiziana Ghedini


Al di lá dell'amarezza dovuta alla considerazione che l'amministrazione riserva ai propri dipendenti, tutto questo non può continuare. Il prossimo passo sarà mandare fuori tutti gli agenti a piedi, compreso il Pronto Intervento, l'Infortunistica Stradale, la Territoriale...con buona pace dei cittadini che dovranno aspettare un tempo indefinito per veder arrivare una pattuglia della Polizia Locale, magari per il rilievo di un incidente, per liberare un passo carrabile o per una situazione di emergenza. 


giovedì 25 settembre 2014

La favola dell'imboscato.

Con cadenza quasi regolare, torna alla ribalta la polemica dei dipendenti pubblici imboscati in qualche ufficio, inutili alla cittadinanza. Ci piacerebbe, oggi, fare qualche considerazione sulla questione, visto che ciò che si pensa di sapere non sempre corrisponde ai fatti. Ovviamente faremo riferimento alla nostra realtà, quella della Polizia Municipale di Parma, anch'essa, pare, minata dalla presenza di un alto numero di agenti dedicati esclusivamente al lavoro di ufficio. 
Ma che c'entra il lavoro di ufficio con la Polizia Municipale?
Partiamo da un presupposto molto importante: dobbiamo ormai prendere atto, tutti quanti, che la realtà attuale, NON è quella di 20 o 30 anni fa. Ovvio? Certo, ma non sempre: perché quando si parla per stereotipi non ci si sofferma a pensare, ma si tende a giudicare una persona o una categoria secondo un preconcetto lungo decine di anni. Oggi tutto è cambiato, anche il lavoro della Polizia Municipale. 
Nonostante tutti gli sforzi per far credere il contrario, gli operatori di Polizia Locale svolgono quotidianamente tutta una serie di compiti che, fino a pochi anni fa, erano di portata molto inferiore o, addirittura, non di competenza. Oggi, il Comando di Parma opera su tanti fronti, basti pensare ai vari nuclei specialistici come quello del Commercio, l'Edilizia, l'Infortunistica stradale, le Attività Tecniche, il Contenzioso, il Pronto Intervento, la Polizia Giudiziaria...
Ognuno di questi nuclei è composto da persone, da agenti, che dividono il loro tempo tra il lavoro in strada e il lavoro in ufficio: nei prossimi giorni ci piacerebbe illustrare nel dettaglio i compiti che svolgono, sia quello visibile, sia quello invisibile. La verità è che la nostra macchina burocratica impone una serie di atti che vanno compiuti obbligatoriamente ed entro un certo limite di tempo. 
Prendiamo ad esempio la tanto agognata "Polizia di Prossimità": fine ultimo è quello di porre a stretto contatto il cittadino e la Polizia, costruendo un rapporto il più umano possibile e istituendo un canale di collaborazione tra le parti. Ora pensate di mettere la maggior parte degli agenti ad operare come Polizia di Prossimità, andando a depauperare tutti quei nuclei di cui abbiamo accennato prima. Vero è che come primo risultato si avrebbe un riversarsi di poliziotti locali per le strade della città, ma col tempo (e in breve tempo) si rischierebbe la paralisi totale. Tanti agenti per le strade sarebbero in grado di raccogliere decine, forse centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini; sarebbero in grado anche di risolvere una parte dei problemi. Ma senza una struttura alle spalle in grado di ricevere, elaborare e portare a soluzione, come sarebbe possibile poter far fronte alle segnalazioni ricevute? Questa struttura, sia che parliamo di prossimità, sia che parliamo di normale servizio, è retta proprio dagli agenti che svolgono il lavoro di ufficio, senza i quali, tutto il lavoro svolto in strada rischierebbe di bloccarsi.
L'equazione "agente in ufficio=imboscato" dunque, non solo non è sempre corretta, ma nemmeno rende giustizia a coloro i quali permettono alla pratiche di proseguire nel loro corso. Quando si esegue un controllo commerciale o di edilizia, quando si rileva un incidente, quando si arresta una persona, il lavoro non finisce lì, sulla strada. Il lavoro vero inizia dopo, tra i muri di un ufficio, invisibile ma determinante. L'organizzazione di un corpo di polizia è sempre migliorabile, ma occorre sempre tenere conto di tutto (TUTTO) il lavoro necessario, sia esso visibile al pubblico, sia no.


mercoledì 24 settembre 2014

Qualche notizia che non sapete.


Immagine tratta dal sito del "Mattino di Parma"
Nei giorni scorsi, una pattuglia della Polizia Municipale di Parma, durante il controllo della zona di Piazzale della Pace (sì, proprio quella in cui dobbiamo dedicarci al rispetto delle ordinanze amministrative), procedeva a controllo di cittadino straniero. La necessità di procedere a identificazione scaturiva dal fatto che la persona si trovava in zona defilata e in compagnia di altro soggetto, noto quale assuntore di stupefacenti. Una volta raggiunto dagli agenti, però, tentava la fuga, arrivando anche a colluttazione con gli operatori intervenuti. Non senza fatica, gli agenti riuscivano a fermarlo e, grazie al supporto di un'altra pattuglia automontata (supporto resosi necessario non tanto per la pericolosità del reo - già immobilizzato - ma dal fatto che gli agenti in servizio di presidio in P.le della Pace operassero in scooter!), accompagnavano il soggetto presso il Comando di via Del Taglio per l'identificazione. Lì, il cittadino nigeriano, veniva deferito all'Autorità Giudiziaria per vari reati, tra i quali la resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale.
Vorremmo rassicurare tutti, comunque, noi siamo a presidiare la zona di Piazzale della Pace, solo per far rispettare le ordinanze su rifiuti, cani e gioco del pallone!..

Venerdì 19 Settembre 2014
Durante un servizio di polizia stradale, una pattuglia intimava l'alt ad un veicolo per un controllo di routine, il famigerato "patente e libretto". A seguito di verifiche presso la Centrale Operativa, emergeva che il conducente era intestatario di un considerevole numero di autoveicoli, ma sprovvisto di Patente di Guida in quanto revocata. Per lui, dunque, è scattata la denuncia a piede libero per guida senza patente. In più, il veicolo risultava privo di assicurazione obbligatoria, conseguentemente l'autovettura è stata posta sotto sequestro.
Quest'ultimo episodio, insieme all'ormai orrendo fenomeno della pirateria, sono l'ennesima conferma che bisogna intervenire, in maniera decisa, su quelle condotte che pregiudicano la sicurezza stradale. Interventi che sono possibili solo se vi è una sincera volontà dell'Amministrazione di impiegare la P.M. anche su questo fronte. Si devono effettuare controlli con etilometro, più controlli sulla regolarità della documentazione relativa alla circolazione, usare l'AUTODETECTOR alla ricerca di quei veicoli scoperti da assicurazione (e non per sanzionare chi si ferma un attimo in farmacia, pregiudicando quel rapporto umano tra agente e cittadino, già tato incrinato), meno agenti a piedi e più punti di controllo, ecc...

Inoltre, prosegue ininterrottamente l'impegno degli agenti nella lotta all'abusivismo commerciale.
Nelle giornate di ieri e di oggi, infatti, gli agenti hanno provveduto a sequestrare una grande quantità di materiale contraffatto; per lo più, si tratta di borse dai grandi marchi contraffatti, borsellini, portafogli ecc. I luoghi dove sono avvenuti tali sequestri, sono quelli prediletti dai venditori abusi, cioè, i mercati rionali.

Nonostante le continue batoste che la Polizia Municipale di Parma prende, ad opera, spesso, di quella parte che dovrebbe invece tutelarla, nonostante i continui tagli al salario accessorio e agli strumenti di protezione, come le assicurazioni, gli agenti della Polizia Municipale di Parma continuano a lavorare onestamente, con orgoglio, con grande senso del dovere e, soprattutto, con la consapevolezza di non dover mai abbassare la testa.
Fieri di procedere a testa alta.







martedì 23 settembre 2014

Non si è mai tanto sinceri come quando si è incoerenti. (cit. O. Wilde)

Il post di oggi sarà povero di nostre considerazioni, tuttavia, vuole porre alcune domande. La domanda principale è: qual è, al momento, il pensiero dell'Amministrazione circa il ruolo della Polizia Municipale in tema di sicurezza? E' quello espresso di seguito, sottoscritto dalla stessa nel programma elettorale, o quello concretamente attuato, in completa antitesi, che ha, di fatto, demansionato la P.M. a mero ruolo di comparse in divisa? 


Pagina tratta dal programma elettorale del Movimento 5 Stelle

Leggendo  tale parte di programma, dedicato al tema "Sicurezza", risulta del tutto incomprensibile come oggi, quando l'Amministrazione parla di P.M., lo faccia per ribadire riorganizzazioni volte a potenziare quei servizi finalizzati proprio alla "percezione di sicurezza" (presidi di soli due agenti in zone teatro di gravi episodi -  volontà di destinare la quasi totalità della forza lavoro al vigile di quartiere, ignorando tutti gli studi in materia che ne sconsigliano una destinazione superiore al 15% della stessa forza lavoro - le ordinanze antibivacco - ecc.), tralasciando, sistematicamente, di discutere in maniera "coerente" e ponderata di impegnare la P.M. in servizi volti a prevenire e contrastare tutte quelle attività che, sempre di più, stanno creando un vero e proprio allarme sociale in molti quartieri cittadini. 


Ma vi è un altro passaggio sottoscritto nel già citato programma che lascia l'amaro in bocca; leggendo quanto proposto, ma mai attuato, si ha la sensazione di quando si spreca un'occasione d'oro. Leggete con i vostri occhi, quanto messo nero su bianco risulta assai eloquente!


Pagina tratta dal programma elettorale del Movimento 5 Stelle

Prima di chiudere questo post, ci siano concesse ancora alcune brevi domande.
  1. Che fine hanno fatto i buoni propositi sulle assunzioni, considerando, altresì, che in questi ultimi 30 mesi la dotazione organica si è ulteriormente ridotta?
  2. Che fine hanno fatto i contributi da chiedere agli organismi privati come le Fiere di Parma, il Parma Calcio, ecc. ..., per quei servizi resi a loro beneficio dalla P.M.? Si potrebbero mettere in essere quegli interventi manutentivi di cui la sede Comando necessita!


Le domande che vorremmo porre sono tante, ma riteniamo che di tempo a disposizione ce ne sia; in fondo, la storia del Corpo di Polizia Municipale di Parma è ultracentenaria.

domenica 21 settembre 2014

Figli di un Dio minore

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un collega. La voce di un poliziotto locale che è la voce di tanti.

Figli di un Dio minore.

Mai nella mia vita ho passato un periodo così brutto e demotivante. Ho sempre amato il mio lavoro, l'ho vissuto in tutte le sue sfumature godendo dei successi e rimediando ai miei errori, sempre troppi ma inevitabili per uno che non si risparmia e che è sempre al centro dell'azione. Ma adesso faccio fatica, lavoro come farebbe un impiegato medio in cerca di uno stipendio senza alcuna passione, senza entusiasmo o partecipazione che, in fondo, rappresentano il carburante per questo motore spompato della macchina pubblica.
Non mi sono mai tirato indietro, accettando anche le storture di un sistema che non riconosce meriti e sottopone a critiche chi lavora, conscio che le uniche soddisfazioni possibili erano quelle della gente che spesso ti riesce di aiutare.
Ma adesso è tutto più complicato, è tutto più difficile.
La gente critica in modo spesso ingiusto e immotivato, imbeccata sempre più di frequente da un giornalismo a senso unico che pubblica faziosamente, senza contraddittorio, censurando di frequente ciò che esce dai binari del clientelismo più becero.
La realtà di oggi ci proietta in un mondo nuovo, molto diverso da quello di alcuni anni fa, un mondo nel quale non è più possibile essere solo dei "vigili" ma che ci impone spesso di essere poliziotti. Non è una cosa voluta, non è un cambiamento cercato, ma una necessità dovuta a più fattori dei quali bisogna prendere atto……..PRENDERE ATTO è una frase a me cara, ormai la base per il nostro lavoro.
Bisogna prendere atto che a piedi o in auto, in Piazza o i tangenziale, di giorno o di notte, prima o poi un criminale lo incontri e non ti puoi girare dall'altra parte. Più di tutti noi controlliamo persone, fermiamo veicoli, garantiamo presenza e visibilità nei luoghi di aggregazione di massa aumentando a dismisura il rischio di incappare in quei reati che le altre forze dell'ordine, sicuramente non  per inefficienza o incapacità ma per una sempre maggior crescente mancanza di mezzi e di persone non riesce più a contrastare. Solo nel 2013 il nostro Comando ha inviato alla Procura della Repubblica più di 120 Informative di reato per falsi documentali, reati quasi tutti partiti da controlli di Polizia Stradale!
Le procure ci delegano sempre più indagini che comportano enormi sforzi a livello di tempo e di persone. Polizia e Carabinieri ci chiedono sempre più di frequente supporto.
I Questori ci coinvolgono nei servizi congiunti, nei servizi Stadio e nelle manifestazioni, anche per questioni di ordine pubblico.
I Tribunali, ormai in modo continuativo, ci considerano Forza Pubblica per l'esecuzione degli sfratti.
Eppure nonostante questa realtà sia conosciuta da tutti le Istituzioni, forse per scelta, forse per convenienza o, nella migliore delle ipotesi, per distrazione, le stesse Istituzioni continuano a urlare ai 4 venti che noi siamo "vigili" e non poliziotti, che non possiamo fare per legge Ordine Pubblico!
Insultano però la nostra intelligenza mettendoci a fare servizio fisso di Polizia Amministrativa in una Piazza dove stazionano mediamente 20-30 extracomunitari e dove lo spaccio non è l'eccezione ma la regola, dove i regolamenti di conti sono all'ordine del giorno e l'unico documento regolare che si vede è il tesserino della Coop. Oppure mettendoci a fare i controlli commerciali e regolamentari nelle zone della Movida, quando tra i 3 mila ragazzi che invadono le strade alla normale ricerca del divertimento si infiltrano spacciatori, tossici, alcolizzati...
Signori vi devo dare una notizia che vi farà tremare: ci avete messo a fare ORDINE PUBBLICO!!!!! Già perché se un cane lo chiami gatto o topo non ha importanza….abbaierà sempre!
Continuano tutti a ripeterci che siamo dei privilegiati, lo dice il Sindaco, lo ribadisce il nostro Assessore, Renzi sottolinea che "c'è grasso che cola", tutti quanti! considerandoci né più né meno che impiegati. Non è una questione di prendere le distanze dagli altri dipendenti pubblici, ma, ancora una volta, di PRENDERE ATTO! Non siamo impiegati, il nostro lavoro è fortemente disagiato (ma non godiamo degli anni usuranti), pericoloso (ma non abbiamo le indennità di ordine pubblico), ricco di insidie (ma ci hanno tolto la causa di servizio) e lavoriamo sulle 24 ore, di sabato e domenica, a Pasqua e a Natale, con freddo, pioggia, neve o tempesta.
Più di tutti, noi abbiamo perso da questa crisi perché buona parte del nostro stipendio derivava da voci  accessorie, ottenute con anni di lotte in sede di contrattazione decentrata. Voci cancellate da un giorno all'altro. Da 7 anni abbiamo i contratti bloccati, come tutti i dipendenti pubblici, così come le progressioni economiche. 
E in più attendiamo la Legge di Riforma da almeno 10 anni con proposte che vagano nelle commissioni parlamentari con l'evidente volontà di non riformare niente…..perchè in fondo FA COMODO A TUTTI FARCI FARE I POLIZIOTTI E TRATTARCI DA IMPIEGATI!
Quindi senza soldi e senza identità! Sintetizzando, uno strumento con pochi diritti e tanti usi nelle mani dei politici di turno.
A Parma abbiamo passato 12 comandanti in 17 anni. Ognuno di loro, insediandosi e rivolgendosi alla stampa ha detto: "E' un corpo da riorganizzare e gli uomini sono da rimotivare".
Non ci crederete: mi sentivo motivato e con grandi capacità organizzative……oggi, al dodicesimo comandante e all'ennesima batosta economica e riorganizzativa, mi sento una chiavica!
Saluti
Un ex orgogliosissimo agente della PM, oggi figlio di un Dio minore

venerdì 19 settembre 2014

Documenti falsi, denunciato dalla Polizia Municipale di Parma


Immagine di repertorio prelevata da internet
Mercoledì 17 settembre sera, una pattuglia della Polizia Municipale veniva inviata nel quartiere Pablo per schiamazzi e disturbo alla quiete, segnalati alla centrale operativa da un cittadino. La zona indicata era quella dove abitualmente si ritrovano  cittadini dell'est Europa e dove l'alcool, dopo una  giornata di lavoro, talvolta diventa protagonista.
Sembrava che una macchina si fosse trasformata in discoteca a disposizione di un capannello di persone. All'arrivo degli agenti, la musica era spenta, ma i controlli sono scattati comunque, come da prassi.
Gli agenti provvedevano a identificare le persone, ma uno dei presenti esibiva documenti che lasciavano qualche dubbio ai poliziotti locali.
Dopo accertamenti più approfonditi presso il Comando di via del Taglio,  un cittadino straniero veniva denunciato a piede libero per uso di documenti contraffatti, nello specifico una carta di identità e una patente. Sia la carta di identità, sia la patente sono state sequestrate e messe a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Un esame, lungo e laborioso,  che ha necessitato del supporto di un'altra pattuglia e di strumentazione tecnica per il controllo documentale.
Come spesso accade, anche un semplice intervento di natura amministrativa può trasformarsi in qualcosa di più complesso.
Ciò che ha consentito agli agenti di riconoscere la potenziale falsità dei documenti è la preparazione avuta dalla autoformazione, intesa come approfondimento di tematiche importanti e delicate, come il falso documentale, a proprie spese e durante il proprio tempo libero  perché in tal senso l'amministrazione non sembra voler spendere energie e risorse, salutando con piacere azioni solo più remunerative. L'intervento incisivo della Polizia Municipale di Parma ha permesso di togliere dalla circolazione documenti contraffatti e aumentare il livello di allerta durante il controllo di quel tipo di documenti.
Noi siamo convinti che così si fa sicurezza.


giovedì 18 settembre 2014

Serio incidente per una collega


E' caduta dal motoveicolo di servizio, probabilmente a causa del fondo sconnesso, riportando una lussazione alla spalla e la frattura all'omero, per una prognosi di 60 (sessanta) giorni. Buche profonde e fondo sconnesso sono una piaga ricorrente nelle strade martoriate dal traffico e della crisi, ma quando il problema è in area privata? Così è successo che il sinistro che ha coinvolto la collega è avvenuto all'interno del...cortile del Comando di Polizia Municipale di Parma. Ma, è il caso di dirlo, oltre il danno, la beffa: infatti il Comune ha deciso di non rinnovare la polizza assicurativa per il conducente, nonostante l'obbligo di legge (art. 43 ccnl Enti Locali del 01/09/2000), mostrando ancora una volta la considerazione riservata ai propri dipendenti. Da tempo si è segnalata la necessità di provvedere alla copertura assicurativa per i conducenti, anche a fronte della decisione del Governo "Monti" di sopprimere l'equo indennizzo al personale della Polizia Locale, paragonando, ancora una volta, lo status degli agenti a quello di qualunque altro dipendente comunale. Nondimeno, più volte si è provveduto a segnalare lo stato preoccupante in cui versa tutta l'area che ospita la Sede congiunta di Polizia Locale, 118 e Protezione Civile, ma lo stato delle cose non è mutato.
Di seguito un piccolo esempio delle condizioni del cortile.


 


 

In bocca al lupo collega!



martedì 16 settembre 2014

Lettera aperta al Sindaco Pizzarotti

Iniziamo l'attività di questo Blog, pubblicando la lettera "aperta" diretta al Sig. Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. 
Tale lettera, necessaria a seguito della decisione della Giunta di procedere all'approvazione dell'atto unilaterale relativo alle risorse decentrate per l'anno 2014 è di seguito riportata:



Parma 16/09/2014
Agli organi di stampa
Alle Tv locali
Loro sedi



Oggetto: Lettera Aperta al Sindaco del Comune di Parma Federico Pizzarotti in merito all’approvazione unilateralmente del contratto decentrato.

La scrivente O.S. esprime grande rammarico in merito alla decisione assunta dall’Amministrazione comunale di procedere unilateralmente all’approvazione del contratto decentrato dei lavoratori del Comune di Parma, con Delibera di Giunta n. GC-2014-283 datata 11/09/2014.
L’amministrazione, infatti, non solo non ha tenuto conto degli enormi sforzi, e dei passi indietro, compiuti da tutte le OO.SS e le R.S.U., rispetto alle più che legittime richieste avanzate, ma ha anche ignorato la nota della stessa ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), della quale il sindaco Pizzarotti è stato vicepresidente.
Tale nota contiene una raccomandazione alle amministrazioni di far ricorso all’istituto dell’atto unilaterale solo come estrema ratio e solo per quegli aspetti della contrattazione per cui non si rende possibile alcun accordo con la parte sindacale, questo per evitare disservizi e cali progettuali in conseguenza di eventuali mancati accordi.
La sola nota ANCI basterebbe a dimostrare l’arroganza manifesta, la scarsa chiarezza e la totale assenza di strategia nella gestione del personale, nonché la scarsissima considerazione (oltre che l’assenza di stima) che il Sindaco nutre nei confronti dei suoi dipendenti.
A supporto di queste ultime considerazioni, qualora ve ne fosse bisogno, si possono richiamare le dichiarazioni dello stesso Sindaco scritte nel suo libro, o, ancora, il bavaglio messo ai dipendenti con il nuovo codice di comportamento che proibisce qualsivoglia critica, anche di carattere tecnico.
Il sig. Sindaco venga ad incontrare i suoi dipendenti, magari riesce a spiegare il perché, nonostante il CCNL di riferimento ne disponga l’obbligo, chi conduce un mezzo di servizio per ragioni di istituto (pensiamo agli agenti della Polizia Municipale) non è coperto da polizza assicurativa contro eventuali danni riportati; oppure, venga a spiegare che fine hanno fatto i buoni propositi e/o accordi informali raggiunti tra il Comandante Noè e una delegazione di agenti sull’attivazione del servizio notturno in progettualità, accordi che dimostrano grande disponibilità da parte degli agenti, poiché l’Amministrazione ha deciso unilateralmente di procedere in maniera diversa, addirittura non riconoscendo più la riduzione oraria a 35 ore settimanali, facendo del Comando di P.M di Parma un caso unico tra i Comandi che lavorano su tre o più turni; o ancora, potrebbe spiegare il perché, anche qui nonostante gli accordi verbalizzati in sede di Delegazione Trattante, oltre che promessi in campagna elettorale da Lui stesso, l’Amministrazione non ha provveduto all’attivazione di quelle tutele legali, previdenziali e assistenziali che la stessa legge preve per la Polizia Municipale.
Sig. Sindaco, venga a spiegare agli agenti che quello che recriminano non sono diritti, ma privilegi; spieghi loro che chiedere l’osservanza delle disposizioni normative è un privilegio, come da Lei più volte affermato; magari riesce anche nell’impresa di convincerli che sono strumentalizzati dai sindacati (nello specifico, è bene ricordarlo, la scrivente O.S. è composta interamente da agenti in servizio che non godono di alcun permesso o distacco sindacale), come ebbe a dire in un famoso comunicato stampa, convincendoli, in tal modo, della loro manifesta incapacità: del resto, la supposta strumentalizzazione è ciò che ha sempre sostenuto, e sempre tramite comunicati, in assenza pertanto del necessario contraddittorio.
Se ciò dovesse corrispondere al vero, non dovrebbe aver alcun problema a provarlo.
Infatti, Egr. Sindaco, nonostante la grave perdita di potere d’acquisto, derivato dal considerevole taglio del salario accessorio operato dalla Sua Amministrazione, i Suoi agenti, per il tramite della scrivente O.S., non recriminano privilegi o più soldi in busta, ma diritti.
Il presente invito è rivolto, ovviamente, anche all’Assessore con delega alla Sicurezza Cristiano Casa, potrebbe essere occasione gradita per chiarire il ruolo e i compiti della Polizia Municipale nell’ampio contesto della sicurezza urbana. Di fatto, stando alle dichiarazioni rese in Consiglio Comunale in occasione della presentazione della petizione “Città Sicura”, ed al profondo senso di demansionamento vissuto dagli agenti (legato in buona parte da una concezione anacronistica del ruolo della P.M.), sorge un fondato dubbio sulla chiarezza sia del ruolo che dei compiti citati; inoltre, si potrebbe informare l’Assessore Casa che, negli ultimi anni, l’unica formazione collettiva che gli agenti di via del Taglio hanno visto, è la formazione aerea delle Frecce Tricolore in occasione della loro esibizione nel mese di luglio dello scorso anno, vista dagli agenti da privati cittadini poiché, anche allora, vi era una vertenza sindacale in corso.
Certi di un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.

La Segreteria Territoriale