Perché un Blog

Perché un Blog?

Questo blog nasce dall'esigenza di condividere tutto il lavoro svolto dagli agenti della Polizia Municipale di Parma, a servizio della cittadinanza. Non solo sanzioni, come emerge dai comunicati stampa ufficiali dell'Ente, ma anche servizi di prevenzione e repressione del crimine, attraverso azioni mirate e attraverso la costante attività di polizia di prossimità.

Nasce anche quale canale alternativo di comunicazione con i cittadini che vogliono sapere veramente cos'è il lavoro della Polizia Municipale al giorno d'oggi.


mercoledì 12 novembre 2014

Qualche nodo viene al pettine (lo avevamo detto)!


Forse qualcuno si ricorderà che, tempo fa, avevamo rilasciato un comunicato in cui prendevamo in esame, in maniera critica, la decisione di istituire il servizio di vigilanza in Piazzale della Pace (qui il comunicato integrale). Il voler tornare su una questione apparentemente chiusa, deriva semplicemente dalla constatazione, di fatto, che quanto affermato nel comunicato, oggi appare quanto mai logico, pertinente e lungimirante. In questi ultimi giorni, infatti, Piazzale della Pace ha visto un gran numero di uomini delle forze dell'ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale impegnati congiuntamente a passare al setaccio la piazza, anche con l’ausilio dei cani antidroga, con la finalità di restituire la piazza ai cittadini.
Ma ritorniamo un attimo al comunicato di quest’estate; nel commentare l’annuncio del Comandante Dott. Noè, riguardante l’istituzione del servizio di presidio in tale piazza, con due tre agenti e in orari fissi e prestabiliti, e del ripristino della garitta(!), avevamo criticato la modalità e gli obiettivi da monitorare, individuati dal Comandante (dietro indicazione dell’amministrazione), non la necessità di prendere provvedimenti inerenti la piazza, istituendo servizi idonei e mirati, atti a contrastare con forza tutte quelle attività illecite. Inoltre, avevamo avuto modo di portare alla luce alcune contraddizioni insite negli intenti dell’amministrazione. Riportiamo di seguito un estratto di quanto dichiarato allora dal Comandante della Polizia Municipale:
“Il ruolo del servizio di vigilanza è finalizzato alla prevenzione di fenomeni potenzialmente illeciti, che possono accrescere la percezione di insicurezza: dall’abbandono di rifiuti al commercio abusivo e di prodotti contraffatti, forme di accattonaggio, bivacchi, giochi e aggregazioni moleste, ma anche comportamenti che, pur non costituendo illeciti, potrebbero diventare pericolosi. Non è consentita inoltre l’attività sportiva. Tra i divieti, poi, le biciclette non possono circolare sul manto erboso. Nel caso di palesi illeciti, gli agenti della Municipale interverranno direttamente con multe e sanzioni. In altre situazioni più delicate, si avvarranno invece dell’intervento congiunto delle forze di polizia e dei carabinieri”.
Le nostre perplessità derivavano dal fatto che ci sembrava poco incisivo e molto pericoloso dedicare due o tre agenti alla sorveglianza di una zona considerata altamente problematica: soprattutto ci sembrava parecchio riduttivo far passare l’idea che i problemi di Piazzale della Pace fossero legati all’accattonaggio, ai bivacchi e ai giochi. La morale del racconto fatto dall’amministrazione è che si dovevano dedicare agenti di polizia municipale al controllo prioritario di tali fenomeni, nonostante contestualmente si verificano eventi delittuosi, quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, risse, aggressioni, comportamenti molesti dovuti all’alterazione da alcool e droghe. L’indirizzo, quindi, pareva essere quello di multare chi mangiava un panino sulle scale del Regio, mentre in caso di “situazioni più delicate” - quale può essere ad esempio un’aggressione o un episodio di spaccio in flagranza - gli agenti in presidio si sarebbero dovuti fermare, allertare la Centrale Operativa, che a sua volta avrebbe allertato le altre forze dell’ordine, e aspettare l’arrivo di Polizia o Carabinieri per intervenire congiuntamente; nel frattempo, però, l’aggressore porta a termine il suo intento delittuoso o lo spacciatore è libero di prendersi gioco del sistema. Tale indirizzo, inutile specificarlo, è figlio di una totale mancanza di conoscenza del ruolo della Polizia Municipale che, in quanto “polizia” ha gli stessi doveri delle altre forze dell’ordine in caso di reato. Non solo. Tali affermazioni sono anche figlie di una ricerca ossessiva di visibilità, a discapito della sicurezza della popolazione e degli operatori stessi. Ancora una volta, spiace constatare come la classe politica fatichi ad ammettere una verità ormai consolidata: la Polizia Municipale non è più quella di 20 o 30 anni fa, ma è cambiata insieme alla società, adeguandosi ad essa e alle nuove necessità. Quello che non è cambiato, purtroppo, è la visione di essa da parte di coloro che ne dispongono, facendo sì che gli agenti vengano visti come tanti Sceriffi di Nottingham, pronti a spennare i malcapitati cittadini, sminuendone il lavoro e il ruolo sociale. Cosa pensate che possano fare due o tre agenti di fronte alle 10 o più persone intente a menarsi, ad accoltellarsi, per decidere chi deve spacciare e chi no? Eppure sono lì, e devono intervenire. DEVONO intervenire. E lo hanno fatto: in questi mesi sono stati effettuati numerosi interventi in Piazzale della Pace, volti alla repressione e anche alla prevenzione dei reati. Alcuni ve li abbiamo raccontati noi, proprio su questo blog, altri li avete sentiti al telegiornale o letti sulle testate cittadine. L’ultimo intervento è stato fatto proprio un paio di settimane fa, insieme alla Polizia di Stato e ad una unità cinofila della Polizia Municipale di Modena. No, non è un errore: il controllo in Piazzale della Pace, in cui sono state identificate numerose persone, di cui alcune tratte in arresto, è stato fatto anche in collaborazione con un’unità cinofila proveniente da Modena. A Parma però i cani non servono e, dietro precisa volontà e indicazione di questa Amministrazione, il nucleo cinofili di Parma è stato dismesso, probabilmente perché, come dichiarato in più occasioni dall’assessore C. Casa, i “Vigili devono fare i Vigili, quindi, i due agenti a quattro zampe sono stati messi in pensione anticipata, con buona pace dei cittadini e grande gioia degli spacciatori. Ma questa è un’altra storia che racconteremo a parte, con l’attenzione che merita. Quello che adesso ricordiamo è che durante il periodo di attività del nucleo cinofili, sono state sequestrate discrete quantità di sostanze stupefacenti e Piazzale della Pace era zona tenuta sotto battuta costantemente, come mostre le seguente immagini di repertorio.

Una domanda però, a questo punto, sorge spontanea: cosa intendeva l’assessore Casa con “i Vigili devono fare i Vigili”? Perché ancora oggi a noi sfugge il significato della cosa: ma, forse, una chiave di lettura la si può trovare nella direzione presa in questi anni dall’Amministrazione. Niente cani antidroga, niente Pronto Intervento (recentemente frantumato dalle due riorganizzazioni ad opera della Dott.ssa Verrusio prima, e del Dott. Noè poi), potenziamento dei servizi appiedati in zone non problematiche sotto l’aspetto della sicurezza, ma ricche di auto in sosta non regolare, potenziamento del reparto che si occupa di accertamenti della velocità (autovelox), distrazione dell’Autodetector dalla sua funzione naturale, nato per stanare gli evasori e i veicoli privi di assicurazioni, se non rubati, oggi usato per sanzionare i veicoli in divieto di sosta (utilissimo per rimpinguare le casse, ma di pessimo utilizzo se si pensa alla sicurezza dei cittadini), ecc.
Ridurre a sole 10 unità, che devono lavorare su tre/quattro turni, il reparto pronto intervento e servizi mirati, appare, a rigor di logica, come una netta volontà di renderlo inefficiente e non operativo. Smantellare, infatti, a piccoli passi il reparto che più di tutti ha attinenza con quei servizi, quali la Polizia Giudiziaria, che attengono in senso stretto al tema “Sicurezza”, potenziando, di converso, sempre più quei reparti che per loro stretta natura assicurano ai cittadini qualche multa in più sul parabrezza, a discapito della loro sicurezza appunto, può effettivamente essere utile per capire cosa avesse voluto intendere l’Assessore quando affermava “i Vigili devono fare i Vigili”!
Amici lettori, se state pensando a vagonate di multe, sappiate che lo state deducendo voi!


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