Perché un Blog

Perché un Blog?

Questo blog nasce dall'esigenza di condividere tutto il lavoro svolto dagli agenti della Polizia Municipale di Parma, a servizio della cittadinanza. Non solo sanzioni, come emerge dai comunicati stampa ufficiali dell'Ente, ma anche servizi di prevenzione e repressione del crimine, attraverso azioni mirate e attraverso la costante attività di polizia di prossimità.

Nasce anche quale canale alternativo di comunicazione con i cittadini che vogliono sapere veramente cos'è il lavoro della Polizia Municipale al giorno d'oggi.


domenica 21 settembre 2014

Figli di un Dio minore

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un collega. La voce di un poliziotto locale che è la voce di tanti.

Figli di un Dio minore.

Mai nella mia vita ho passato un periodo così brutto e demotivante. Ho sempre amato il mio lavoro, l'ho vissuto in tutte le sue sfumature godendo dei successi e rimediando ai miei errori, sempre troppi ma inevitabili per uno che non si risparmia e che è sempre al centro dell'azione. Ma adesso faccio fatica, lavoro come farebbe un impiegato medio in cerca di uno stipendio senza alcuna passione, senza entusiasmo o partecipazione che, in fondo, rappresentano il carburante per questo motore spompato della macchina pubblica.
Non mi sono mai tirato indietro, accettando anche le storture di un sistema che non riconosce meriti e sottopone a critiche chi lavora, conscio che le uniche soddisfazioni possibili erano quelle della gente che spesso ti riesce di aiutare.
Ma adesso è tutto più complicato, è tutto più difficile.
La gente critica in modo spesso ingiusto e immotivato, imbeccata sempre più di frequente da un giornalismo a senso unico che pubblica faziosamente, senza contraddittorio, censurando di frequente ciò che esce dai binari del clientelismo più becero.
La realtà di oggi ci proietta in un mondo nuovo, molto diverso da quello di alcuni anni fa, un mondo nel quale non è più possibile essere solo dei "vigili" ma che ci impone spesso di essere poliziotti. Non è una cosa voluta, non è un cambiamento cercato, ma una necessità dovuta a più fattori dei quali bisogna prendere atto……..PRENDERE ATTO è una frase a me cara, ormai la base per il nostro lavoro.
Bisogna prendere atto che a piedi o in auto, in Piazza o i tangenziale, di giorno o di notte, prima o poi un criminale lo incontri e non ti puoi girare dall'altra parte. Più di tutti noi controlliamo persone, fermiamo veicoli, garantiamo presenza e visibilità nei luoghi di aggregazione di massa aumentando a dismisura il rischio di incappare in quei reati che le altre forze dell'ordine, sicuramente non  per inefficienza o incapacità ma per una sempre maggior crescente mancanza di mezzi e di persone non riesce più a contrastare. Solo nel 2013 il nostro Comando ha inviato alla Procura della Repubblica più di 120 Informative di reato per falsi documentali, reati quasi tutti partiti da controlli di Polizia Stradale!
Le procure ci delegano sempre più indagini che comportano enormi sforzi a livello di tempo e di persone. Polizia e Carabinieri ci chiedono sempre più di frequente supporto.
I Questori ci coinvolgono nei servizi congiunti, nei servizi Stadio e nelle manifestazioni, anche per questioni di ordine pubblico.
I Tribunali, ormai in modo continuativo, ci considerano Forza Pubblica per l'esecuzione degli sfratti.
Eppure nonostante questa realtà sia conosciuta da tutti le Istituzioni, forse per scelta, forse per convenienza o, nella migliore delle ipotesi, per distrazione, le stesse Istituzioni continuano a urlare ai 4 venti che noi siamo "vigili" e non poliziotti, che non possiamo fare per legge Ordine Pubblico!
Insultano però la nostra intelligenza mettendoci a fare servizio fisso di Polizia Amministrativa in una Piazza dove stazionano mediamente 20-30 extracomunitari e dove lo spaccio non è l'eccezione ma la regola, dove i regolamenti di conti sono all'ordine del giorno e l'unico documento regolare che si vede è il tesserino della Coop. Oppure mettendoci a fare i controlli commerciali e regolamentari nelle zone della Movida, quando tra i 3 mila ragazzi che invadono le strade alla normale ricerca del divertimento si infiltrano spacciatori, tossici, alcolizzati...
Signori vi devo dare una notizia che vi farà tremare: ci avete messo a fare ORDINE PUBBLICO!!!!! Già perché se un cane lo chiami gatto o topo non ha importanza….abbaierà sempre!
Continuano tutti a ripeterci che siamo dei privilegiati, lo dice il Sindaco, lo ribadisce il nostro Assessore, Renzi sottolinea che "c'è grasso che cola", tutti quanti! considerandoci né più né meno che impiegati. Non è una questione di prendere le distanze dagli altri dipendenti pubblici, ma, ancora una volta, di PRENDERE ATTO! Non siamo impiegati, il nostro lavoro è fortemente disagiato (ma non godiamo degli anni usuranti), pericoloso (ma non abbiamo le indennità di ordine pubblico), ricco di insidie (ma ci hanno tolto la causa di servizio) e lavoriamo sulle 24 ore, di sabato e domenica, a Pasqua e a Natale, con freddo, pioggia, neve o tempesta.
Più di tutti, noi abbiamo perso da questa crisi perché buona parte del nostro stipendio derivava da voci  accessorie, ottenute con anni di lotte in sede di contrattazione decentrata. Voci cancellate da un giorno all'altro. Da 7 anni abbiamo i contratti bloccati, come tutti i dipendenti pubblici, così come le progressioni economiche. 
E in più attendiamo la Legge di Riforma da almeno 10 anni con proposte che vagano nelle commissioni parlamentari con l'evidente volontà di non riformare niente…..perchè in fondo FA COMODO A TUTTI FARCI FARE I POLIZIOTTI E TRATTARCI DA IMPIEGATI!
Quindi senza soldi e senza identità! Sintetizzando, uno strumento con pochi diritti e tanti usi nelle mani dei politici di turno.
A Parma abbiamo passato 12 comandanti in 17 anni. Ognuno di loro, insediandosi e rivolgendosi alla stampa ha detto: "E' un corpo da riorganizzare e gli uomini sono da rimotivare".
Non ci crederete: mi sentivo motivato e con grandi capacità organizzative……oggi, al dodicesimo comandante e all'ennesima batosta economica e riorganizzativa, mi sento una chiavica!
Saluti
Un ex orgogliosissimo agente della PM, oggi figlio di un Dio minore

2 commenti:

  1. Condivido al 200% quanto esternato dal Collega. Grazie per aver messo a nudo un disagio così a lungo taciuto da tutta la categoria ma davvero diffuso, sofferto e condiviso.

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  2. Grazie a voi per condividere tutto ciò.

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